Nobile di Montepulciano Storia e caratteristiche Il Cavalleggero

Nobile di Montepulciano
Storia e caratteristiche

Il Cavalleggero

Il vino Nobile di Montepulciano è uno dei più rinomati vini toscani, anzi, italiani; non a caso, è insignito del massimo riconoscimento nel nostro Paese, la DOCG.

La sua storia è antichissima: le testimonianze storiche e archeologiche ci raccontano che, in quest’area della Toscana, il vino viene sicuramente prodotto dall’epoca degli Etruschi.
Ma di vino Nobile di Montepulciano, nello specifico, si comincia a sentir parlare nel 1500. Da allora il territorio di produzione è rimasto, più o meno, lo stesso e questo fa capire quanto questo vino e le sue qualità vi siano strettamente legati. Il suolo di questa zona, che ricopre quasi tutto il comune di Montepulciano, è caratterizzato da un’alternanza fra sabbie e argille, che crea le condizioni ideali per la produzione di vini di grande struttura, profumati, ma con tannini fini, non troppo aggressivi.

Alla base di questo grande vino c’è un vitigno che in Toscana esprime il massimo delle sue potenzialità, che è il Sangiovese; nel caso del Nobile si tratta di un suo clone, il Prugnolo Gentile, che conferisce al vino il suo caratteristico sentore di prugna.
Secondo il disciplinare questo deve costituire almeno il 70% dell’uvaggio, a cui solitamente si aggiunge Canaiolo, per un massimo del 20% e Mammolo, che conferisce una componente floreale di viola mammola.
Prima di essere commercializzato, il Nobile subisce un lungo affinamento in legno – 26 mesi di base, 38 nella versione Riserva – necessario per dare tempo a questo vino dalla grande carica polifenolica di arrotondarsi e di maturare tutti i suoi aromi. Come tutti i grandi vini di una certa struttura, anche il Nobile di Montepulciano ha un grande potenziale di invecchiamento, che può, infatti, raggiungere tranquillamente i 15 anni; non a caso, per gustare un vero Nobile nella sua massima espressione si consigliano bottiglie di almeno 6/7 anni.

Alla degustazione il Nobile di Montepulciano è un vino dotato di grande corpo e struttura, ma, allo stesso tempo, molto fine. Il bouquet aromatico è caratterizzato da sentori floreali di viola e fruttati di prugna e ciliegia, assieme a note erbacee e terrose.
È un vino caldo e levigato, in cui i tannini sono sì intensi, ma scolpiti dal lungo affinamento.

Quali sono i migliori abbinamenti con il Nobile di Montepulciano? Sicuramente le carni, come da grande tradizione del territorio: bistecche, tagliate e filetti di Chianina e la selvaggina.

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