Le differenti razze di cavallo
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Cosa si intende per cavallo di razza? Quando diciamo che è un cavallo di razza, definiamo il cavallo come un purosangue, cioè che è generalmente frutto di una selezione.
Non è praticamente possibile elencare tutte le differenti razze di cavallo esistenti, poiché se ne contano almeno 300.
Però possiamo suddividere le razze di cavallo in categorie, all’interno delle quali inserire le diverse tipologie simili fra loro.
Essendo un animale antico che si è evoluto molto nel corso dei secoli, ogni razza si è sviluppata in base alle esigenze naturali o, più spesso, in base alle necessità dell’uomo, che ha da sempre utilizzato il cavallo in svariati modi; quindi, spesso, si tratta di un’evoluzione dovuta al lavoro che una determinata razza doveva svolgere.

Una prima classificazione prevede una suddivisione in categorie in base al temperamento dell’animale: a sangue freddo, a sangue caldo, a sangue ardente.

Un’altra classificazione si fa in base alla corporatura e prevede tre categorie principali: brachimorfi, mesomorfi, dolicomorfi.

Il cavallo brachimorfo è un tipo di cavallo più propenso allo sviluppo di muscolatura, con un torace ampio, forme potenti, massicce e non molto lungo. Alcuni esempi tipici: il cavallo Belga, molto utilizzato in agricoltura vista la sua forza; il cavallo Bretone, di stazza tanto grande da arrivare a pesare anche 900 kg; il cavallo Ardennese, da sempre utilizzato per il tiro della legna.

Il cavallo mesomorfo ha una struttura molto meno massiccia, che da sempre viene sfruttata a livello sportivo e per la caccia; era anche il cavallo che veniva generalmente utilizzato per gli eserciti. Alcuni esempi di cavalli mesomorfi: il Murgese, proveniente dalla Puglia, deriva da incroci di razze avvenuti durante il periodo in cui gli arabi si trovavano nel sud Italia; la sua specialità è quella di essere un cavallo adatto un po’ a tutti, che può essere utilizzato da tutti; l’Andaluso, cavallo che viene considerato il fondatore delle altre razze nel continente americano, è un cavallo di circa 6 quintali, adatto al salto e utilizzato soprattutto per gli sport, è molto famoso per essere docile e molto elegante.

Il cavallo dolicomorfo non è adatto ai lavori di forza ma bensì a lavori dove c’è bisogno della sua agilità. Ha linee molto allungate e articolazioni assai snodate. Un esempio: il Purosangue inglese, un cavallo di grande bellezza e che ha una peculiarità, la difficoltà di montatura, essendo un cavallo molto veloce e necessita, quindi, di un cavaliere molto esperto; è ottimo sia per il salto ad ostacoli che per le corse.

Ci sono poi delle classi intermedie fra le tre le categorie sopra citate, come, ad esempio, i cavalli meso-brachimorfi: questi si trovano, a metà strada tra i cavalli da tiro e quelli da sella, come l’Irlandese da tiro. Oppure ancora i meso-dolicomorfi, che sono molto agili ma allo stesso tempo dotati di grande forza, come l’Holstein o il Danubiano.

Nella storia dei cavalli alcune razze spiccano per la loro bellezza e per le doti naturali. Fra queste, la più notabile è, senza dubbio la razza araba.

Il cavallo arabo
L’arabo è una delle razze più pregiate che ci siano e ha influenzato almeno l’80% delle razze purosangue esistenti.
È un cavallo estremamente nobile, dalla pelle sottile, elastica, ricoperti da peli lucidi e abbastanza corti; ha degli zoccoli molto tosti e piccoli e un’altezza non esagerata che ne facilità l’agilità.
Ha una testa molto corta dalla fronte abbastanza ampia e un collo molto incurvato e largo. Le sue orecchie sono molto fine e mobili e gli occhi sono profondi e grandi. La sua schiena è corta e lunga, con una gabbia toracica abbastanza ampia.

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